I Tg Rai di prima serata hanno dato spazio a Matteo Renzi solo per il 10% del tempo assegnato complessivamente ai candidati alle primarie di centrosinistra. Lo dice in veste di candidato alle primarie del centrosinistra Matteo Renzi nelle sue E-news, la sua newsletter. “Il 60% dello spazio dedicato ai candidati alle Primarie va a Bersani, circa il 30% a Vendola. Io sto sotto al 10%”, scrive Renzi il cui staff ha monitorato i Tg dal 17 ottobre al 6 novembre.“Ma va bene lo stesso. Nessun vittimismo, sia chiaro: ma – dice il rottamatore – se guardo i numeri rimango senza parole”.
”Abbiamo infatti misurato il tempo che i vari Tg-Rai della prima serata dedicano ai candidati. Dal 17 ottobre al 6 novembre – scrive Renzi – ci siamo messi con un cronometro a verificare lo spazio che hanno avuto i candidati. I Tg Rai della prima serata, quelli che contano, insomma, hanno mandato in video per 844 secondi Bersani, per 421 secondi Nichi Vendola, per 136 secondi il sottoscritto, per 35 Tabacci e mai la povera Laura Puppato”.
“Arriverà un momento, anche in Rai, in cui si faranno i servizi sulla base delle notizie e non sulla base dell’appartenenza. Oppure più semplicemente dello share. Per restare agli ultimi giorni le trasmissioni de La7 (Lerner e Gruber) cui ho partecipato, hanno avuto risultati di ascolto tra i più alti della stagione. E oggi il New York Times dedica un bell’articolo al viaggio in Italia che stiamo percorrendo. Il New York Times sì, i Tg della Rai no. Per loro ci sono altre logiche, peccato! Noi non facciamo polemica e rispondiamo con un sorriso”.
A rispondere a Renzi è Alessandra Moretti, vicesindaco di Vicenza e portavoce del comitato Bersani 2013: ”Renzi sa che Bersani è il segretario nazionale del Pd e sa anche che la sua presenza nei telegiornali è dovuta soprattutto al ruolo che ricopre. Non vorremmo che Renzi – sottolinea Moretti – preferisse cedere lo spazio di Bersani in tv a Cicchitto e Gasparri”.
Sulla linea Renzi è invece l’altro candidato alle primarie Bruno Tabacci, che non risparmia critiche alla Rai rispetto ai dati comunicati dallo staff del sindaco di Firenze: “I dati resi noti da Matteo Renzi sulla disparità di trattamento nei Tg della Rai dei candidati alle primarie del centrosinistra, fotografano una situazione già ampiamente nota e sotto gli occhi di tutti. La mancanza di un minimo di par condicio – continua Tabacci – è resa ancora più grave dal fatto che, mentre siamo in presenza di un governo tecnico, quindi super partes, il servizio pubblico continua a comportarsi secondo vecchie e inaccettabili logiche”.
“E’ grave la situazione nei telegiornali ed è almeno altrettanto grave – conclude l’assessore al bilancio del comune di Milano – il fatto che la Rai non preveda nemmeno un confronto in prima serata tra i candidati. Considerato che anche il Pdl si appresta, forse, a fare le primarie, sarebbe il caso che anche i consiglieri di amministrazione del centrodestra prendessero fin da ora posizione su questa mancanza di imparzialità della Rai”.
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